L’Italia è sempre di più un Paese a due velocità, con le aziende tradizionali per le quali arrivano dati sempre più allarmanti, con 7 aziende su 10 che in un decennio che ha chiuso i battenti, e le voci dei casinò online che versano un gettito in crescita semplicemente perché si tratta di un settore in forte espansione. Ciò fa sorgere anche il dubbio se non sia il caso per chi vuole aprire un’attività, di organizzarsi in modo più innovativo, specialmente nell’era del digitale. Dai dati raccolti a fine anno, è emerso infatti, che anche grazie al lancio delle slot machine online che hanno richiamato tantissimi giocatori che prima si riferivano ai casino off shore, il fatturate è salito, nel solo mese di dicembre del 38%.
Si è passati dai 13 milioni di novembre ai 18 milioni di dicembre. Un dato ce va bene anzi benissimo anche per i giocatori se si considera che il 97% circa della raccolta va distribuito poi in vincite (la soglia minima legale è del 90% ma la media dei payout pagati dai vari giochi è del 97%). Solo per le slot machine, che hanno avuto il via libera il 3 dicembre 2025 la spesa è stata di 5 milioni, così da posizionarsi come il gioco più amato, e subito dietro le roulette e il black jack che usufruiscono di un target di clientela particolare e consolidato. Quindi complessivamente nel 2025 la raccolta per i casinò online legali è stata di circa 5 miliardi di euro, con una spesa reale di circa 145 milioni, e un gettito per le casse dello Stato (aliquota del 20% sul netto delle vincite distribuite) di circa 29 milioni di euro.
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